Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraïm
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N. IX Settembre 2010

 

(M. Terex)Il Pricipe dei Medici


 



 

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Il Principe dei Medici

di Marco Terex



Il principe dei medici e dei filosofi del fuoco
Grande fisico paradossale
il trismegisto della Svizzera
Primo riformatore della filosofia alchemicha
adepto in alchimia, Cabala e Magia fedele naturalista
maestro dell'elisir della vita e della pietra filosofale(Illuminazione della mente)
grande sovrano dei segreti alchemici Philippus Aurelius Teophrastus Bombastus von Hoenheim
nacque in Svizzera nel 1493, medico eccelso ed alchimista di prim'ordine,
dotato di una forte personalità e di un'altrettanto forte arroganza.
Era talemente pieno di sé che gli inglesi inventarono il termine bombastic per definire le persone arroganti.
Si autodefinì Paracelso, ovvero più grande di Celso (massima autorità medica nel I° secolo d.C.)

Pensiero
I suoi nemici lo descrivono come un ubriacone, un beone, un negromante, un imbroglione, accusato di essere dedito a pratiche diaboliche.
Il suo desiderio di diffondere il più possibile quella che per lui è la verità, il suo pensiero, le sue teorie agli altri, lo porta a scrivere di tutto e su tutto in quanto a nulla non ha pensato e di ciò che ha pensato ha detto sempre qualcosa di nuovo.
Le sue teorie hanno ispirato i testi rosacrociani del 1614-15 la Fama Fraternitatis e la Confessio Fraternitatis; il mistico Jakob Bohme, il fondatore dell'omeopatia Hahnemann, filosofi come Francesco Bacone, Novalis, Lessing; poeti come Goethe. Le sue opere sono ancora oggi studiate e interpretate in più campi del pensiero contemporaneo.
Di Paracelso C.G.Jung, in "Paracelso come medico" scrive: "Egli agì come un possente vento di tempesta che sradica e trascina nei suoi vortici tutto ciò che in qualche modo si lascia smuovere dal luogo consueto. Come un vulcano in eruzione, ha devastato e distrutto, ma anche fertilizzato e vivificato".
Secondo Jung Paracelso non è conscio del grande conflitto che porta in sè. Infatti: "E' proprio alla costellazione degli opposti più potenti che Paracelso deve la sua energia pressochè demoniaca la quale, lungi dall'essere un puro e semplice dono divino, si accompagna a una passionalità impetuosa, alla sua litigiosità, avventatezza, impazienza e arroganza".
E ancora: "Il tema fondamentale del pensiero paracelsiano è l'autonomia dell'esperienza della natura nei confronti dell'autorità della tradizione. (...) Con il suo atteggiamento, Paracelso ha aperto la via alla ricerca scientifica, aiutando le conoscenze sulla natura a conseguire una posizione autonoma nei confronti dell'autorità storica.
Questo atto liberatorio fu assai fruttuoso, ma innescò anche quel conflitto fra "fede e conoscenza" che avvelenò in particolar modo il clima culturale del diciannovesimo secolo." (da: Paracelso come fenomeno spirituale).
Filosofo, chimico, medico, alchimista. Visto da molti come il pensatore del Rinascimento (la sua figura è stata evocata da Goethe nel Dottor Faust) cerca d'incarnare in sè la figura del medico perfetto, esperto in ogni ramo dello scibile in quanto iniziato al segreto ultimo dell'uomo e della natura. Infatti per Paracelso: "Di ciascuna cosa si deve fare l'uso a cui è destinata e non dobbiamo averne timore; Dio infatti è il vero medico e la medicina stessa".
Chiamato il Lutero della medicina per il suo spirito rivoluzionario, nel testo "Paragranum" teorizza e fonda i quattro pilastri su cui la medicina si deve basare (teoria in antitesi alla medicina tradizionale da Avicenna a Galeno): la filosofia, l'alchimia, l'astronomia e le virtù (prima fra tutte l'amore per il prossimo). Paracelso porta all'estrema conseguenza il concetto dell'analogia tra il macrocosmo e il microcosmo, sottolineando l'unità del tutto in quanto, per Paracelso, nella scienza naturale: "benchè vi sono qui nomi distinti non vi sono arti o saperi distinti - l'uno infatti, è in tutti."
Il bello è che la medicina di Paracelso funzionava, come è documentato dalle numerose guarigioni da lui operate e che gli attirarono (più che i suoi stessi princìpi "eretici" e più del suo stesso carattere collerico e intransigente, sprezzante verso la libresca medicina di una malcompresa tradizione) le gelosie e gli odii implacabili dei suoi meno fortunati colleghi. Da tali persecuzioni ebbe origine, in buona misura, il suo irrequieto girovagare di città in città, di regione in regione (astrazion fatta per gli improbabili viaggi di studio in Africa e in Asia che gli attribuì la fantasia dei contemporanei), attraverso un' Europa che, dilaniata dalle guerre di religione e proiettata vertiginosamente alla scoperta di nuovi mondi, andava cercando a tentoni una nuova identità. È oggi un luogo comune del paradigma neo-positivista sostenere che la scienza moderna (cioè cartesiana e galileiana) si è affermata, rispetto ad altri saperi tradizionali, in virtù della sua efficacia; e si portano ad esempio, come tipica dimostrazione di tale affermazione, i "progressi" e i "successi" della medicina di sintesi, della chirurgia, della biogenetica. Ebbene la medicina di Paracelso, che da tutt'altri presupposti concettuali muoveva, funzionava piùdi quella dei suoi invidiosi colleghi, ossia gli arroganti precursori della moderna scienza medica. L'ottimismo evolutivo, ovvero la concezione secondo la quale la modernità è un bene in sé stessa (e le forme culturali pre-moderne, un male in sé stesse), e il sapere procede per successiva accumulazione: ecco il grande peccato di orgoglio della cultura moderna. Esso riproduce, semplificandolo rozzamente, lo schema soteriologico delle religioni rivelate: prima c'era il Male, ossia la non-conoscenza; poi, con la rivoluzione scientifica, è arrivata la Rivelazione, aprendo la strada alla salvezza; infine è sorta una chiesa (la comunità tecno-scientifica) preposta a tale salvezza, con pieni poteri di salvare o di dannare, di santificare o di scomunicare.Paracelso è l'erede di un robusto realismo del pensiero medioevale, per cui le idee non sono astrazioni, ma entità, e la dimensione di ciò che è possibile tende a coincidere con ciò che effettivamente esiste. Fauni e nereidi, ad esempio, esistono realmente: non sono invenzioni della fantasia popolae, sono piuttosto creature che popolano piani di realtà contigui al nostro e, tuttavia, da esso distinti. Egli ha intuito che, se l'umanità ha creduto per migliaia d'anni in determinati enti, essi finiscono per acquistare vita propria, perché il pensiero non è semplicemente analitico e calcolante, ma è anche un'attività creatrice, che evoca forze potenti a noi pressoché sconosciute. Allo stesso modo è convinto che sia possibile fabbricare un essere umano artificiale, l'homunculus, in cui la tradizione cabbalistica del golem e la costruzione dell'uomo meccanico di Alberto Magno sembrano coincidere nel prototipo di una creatura che il mago può dirigere alla realizzazione dei suoi fini, così come ai suoi fini è in odi evocare spiriti dell'aldilà e di imporre loro la sua volontà e la sua lucida intelligenza.
Se Dio è autore del mondo naturale, Egli è anche il primo medico della Natura e, più precisamente, è l'autore della salute. La salute è necessaria al corpo perché il corpo è la casa dell'anima, e Dio non vuole che le malattie del corpo possano offuscare lo splendore e l'ardore di conoscenza che è proprio dell'anima. La medicina seconda, pertanto (quella propria agli umani) è investita pertanto di un duplice compito: curare il corpo insieme all'anima, poiché il primo non potrà mai godere della salute se non mettendosi in armonia con lo spirito immortale che lo abita e del quale è il tempio, ossia l'anima. La medicina, pertanto, deve rivolgersi contemporaneamente ad entrambi i princìpi vitali, quello mortale (il corpo) e quello immortale (l'anima); più esattamente, deve rimetterli in armonia là dove un momentaneo squilibrio ne ha incrinato la giusta relazione reciproca. Religione, si ricordi, deriva da religare, cioè legare, riunire di nuovo assieme: riunire ciò che originariamente era un tutt'uno, ritrovare l'unitarietà del proprio essere.

Homunculus

Per Paracelso è un arcano o medicamento eccellentissimo, ricavato con arte spagirica dalla verga più importante della vita naturale nell’uomo, la cui formula qui sarebbe disdicevole esporre anche in minima parte. Nessuno tra coloro che sono in grado di ragionare vorrà negare che la verga della vita è il nutrimento di quest’omuncolo, come fondamentale a questo scopo è il pane e il vino, alimento stabilito da Dio e dalla natura a sostentamento della vita di tutti quanti, in quanto principe degli alimenti. Perciò Paracelso ha preferito fare riferimento a quest’alimento, da cui si forma il sangue e quindi lo sperma con cui si forma il suo omuncolo. Non è sciocco infatti alludere con il pane alla vita soprattutto perché si ritrasmuta nuovamente in vita. Vita, di nuovo, per dire uomo, dal momento che se non vivesse non sarebbe un uomo ma solo il suo cadavere e sua infima parte, che non può essere usata convenientemente per dire uomo, come quando invece si dice bene e correttamente che è la parte più nobile di tutto quanto. Dal momento che, dunque, il nutrimento o alimento di vita, è la vita dell’uomo, così l’uomo o l’omuncolo può definirsi come ciò che si genera dalla vitalità e dal sangue dell’uomo, in quanto il minuscolo umbratile omuncolo dopo che è nato si accresce a dismisura. Queste poche parole bastino agli studiosi mentre coloro che vogliono sapernedi più non riusciranno a capire nient’altro leggendo in coloro che sono abituati a celare il significato vero con allegorie ed enigmi. Proseguiamo dunque nell’argomento di buona lena ed impegno. Parti uguali di ottimo pane e vino chiusi ermeticamente in vaso di vetro si putrefacciano in letame di cavallo (naturalmente a Bagno-Maria, così detto per analogia del calore), per tre giorni solari, o fino a quando si abbia una materia germinata, che pestata al mortaio e spremuta con un panno di lino darà un succo bianco, come latte, privo di feci. Questo liquido si metta a digerire di nuovo a BagnoMaria o in letame equino, in vaso di vetro chiuso, per quaranta giorni, meglio ancora per cinquanta. Se si sarà tenuto ciò a bagno accuratamente a calore continuo e moderato, la materia si convertirà in sangue e carne spagirica, a mò di un embrione. E’ questa la materia prima e più prossima dalla quale si genera uno sperma doppio, padre e madre dell’omuncolo in germinazione, e senza i quali non sarebbe possibile nulla che possa portare ad avere una generazione animale o umana. Da quest’embrione di sangue e carne si tolga l’acqua per mezzo del Bagno-Maria, poi l’aria con le ceneri, e si conservi ogni altro elemento separatamente. Dopo che sia stata aggiunta l’acqua della distillazione precedente alle feci della distillazione successiva, si putrefacciano assieme a Bagno-Maria per dieci giorni. In seguito si distilli l’acqua per mezzo dello stesso fuoco e si separi l’acqua del Bagno-Maria quando una certa sua parte vuole traboccare e ribolle da sé, poi, messo il vaso in mezzo alla cenere, si lasci che la distillazione prosegua da sola senza fuoco. A questo punto i quattro elementi sono stati separati dalla loro caoticità embrionale e al contempo non lo sono, come spiegherò qui appresso, non prima tuttavia di aver risposto all’obiezione che potrebbe venire mossa da parte degli avversari di Paracelso. Ad esempio (essi dicono) si possono raccogliere in tutti gli scritti di Paracelso molti passi sui tre principii, i quali andrebbero ora ritrattati pubblicamente, poiché risulta evidente dalle parole stesse di questo filosofo dell’ultima ora che il chaos (che lui chiama embrione) si divide in quattro elementi, mentre già prima aveva statuito che i principii primi erano tre, e adesso sono diventati quattro! (Dico loro) Avete finito? State fermi adesso e non ve ne andate, mi congratulo con voi per aver perso come è evidente l’occasione di un valido argomento. Dunque, l’arte spagirica prescrive di riverberare la terra fecciosa in un vaso chiuso per quattro giorni solari; nel frattempo l’acqua della prima distillazione si distilla a bagno, affinchè se ne separi la quarta parte; il rimanente si distilla a calor di cenere e si versa nella sua terra riverberata che poi va distillata nella sabbia a fuoco vivo, il tutto reiterato quattro volte, cosicchè si abbia un’acqua oltremodo limpida quando ribolle. Dopodichè si verserà l’aria su questa terra e si distillerà a fuoco vivo con acqua chiara, limpida e aromatica, effervescente per se stessa. A questo punto, infine, si porrà assieme sul fuoco la prima acqua facendola putrefare a bagno per tre giorni, distillando poi su sabbia resa incandescente dal fuoco,
Questo terzo principio è per Paracelso il sale, matrice dei due precedenti spermi del maschio e della femmina, genitori dell’omuncolo, ossia il mercurio e lo zolfo, da rinchiudere in un utero di vetro contrassegnato dal sigillo di Ermete [a chiusura ermetica], affinchè si produca l’effettiva nascita dell’omuncolo, così come richiesto dall’embrione spagirico. Utilizza questa voce contro le tesi degli avversari, per ribatterle e a difesa della verità della natura.

Le profezie di Paracelso
Paracelso nel 1500 proferi vare profezie sulla fine del mondo:
"Ci sarà un cambiamento totale. Alla civiltà del vitello d'oro
subentrerà la civiltà dell'infanzia. L'uomo ritornerà a vivere
come vivono i bambini, che non conoscono le astuzie, le malizie.
Questo avverrà quando si conterà l'ora x, un po' più, un po' meno.
Tuttavia questo tempo sarà ricordato a lungo. Verrà causata
caduta e capovolgimento, con un leone selvaggio e ruggente.
Ma il leone diventerà come un bambino. In questo tempo l'uomo
si renderà conto che il grande sapere causa solo agitazione e dolore."
"Quando tutti correranno, governeranno molte teste e l'uomo non
capirà che molte teste governano male e che solo una testa
dovrebbe governare. Tante teste cercano il proprio tornaconto.
E il giusto viene scacciato. Nel tempo delle molte teste
cadranno. E una sola sarà la testa. E una sola sarà la spada."
"Sarà necessario distruggere per diventare adulti.
C'è molto travaglio per nulla. Ma il tempo farà capire che
ogni perla non è una vera perla.
Una mano cadrà e farà a tutto a pezzi, se non s'imparerà a
dimenticare il giorno tramontato."
"La resistenza dell'uomo sarà vana.
Guai a chi ferisce il sole!
Guai a chi porta la veste del sole!
Il sole è vita, ma nelle mani dell'uomo diventerà morte."
Chiaro riferimento alla energia nucleare, la forza del sole
che l'uomo crede di controllare.
Segue una profezia su un papa:
"TU che hai il nome di una pietra. E sei una pietra larga e sottile.
Cadrai e cadrai sotto il peso che ha spezzato gl'imperi.
La tua saggezza nel tempo finale sarà definita follia.
Segue una profezia sull'URSS:
"Il grappolo che sembrava così robusto, così compatto, inizierà
a perdere i suoi acini. E la città divisa sarà unita.
E dove prima c'era il grande prato, ci saranno tanti piccoli prati."
Nelle precedente profezia viene chiaramente indicato lo sfascio
dell'ex URSS che si è separata in tanti stati e viene anche
predetta la avvenuta riunificazione della città di Berlino.

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